Programma Appuntamento dei partecipanti alle ore 05:30. Incontro con il pullman e partenza alla volta di ROMA. Sosta di ristoro lungo il percorso. Arrivo, incontro con la guida e giornata dedicata alle visite nel cuore della ROMA ANTICA. Il FORO - Camminare per il Foro, oggi è un’esperienza emozionante: si tratta del cuore pulsante della Roma antica, il luogo in cui si decidevano le sorti della città, dove si trovano gli edifici sacri e civili principali. Solo dalla fine del VII secolo a.C., dopo la bonifica della valle, iniziò a prendere forma il Foro Romano destinato a rimanere il centro della vita pubblica per oltre un millennio. Nel corso dei secoli furono costruiti i vari monumenti: dapprima gli edifici per le attività politiche, religiose e commerciali, poi durante il II secolo a.C. le basiliche civili, dove si svolgevano le attività giudiziarie. Già alla fine dell’età repubblicana, l’antico Foro Romano era divenuto insufficiente a svolgere la funzione di centro amministrativo e di rappresentanza della città. Le varie dinastie di imperatori vi aggiunsero solo monumenti di prestigio: il Tempio di Vespasiano e Tito e quello di Antonino Pio e Faustina dedicati alla memoria degli imperatori divinizzati, e il monumentale Arco di Settimio Severo, costruito all’estremità occidentale della piazza nel 203 d.C. per celebrare le vittorie dell’imperatore sui Parti. L’ultimo grande intervento fu realizzato dall’imperatore Massenzio nei primi anni del IV secolo d.C. quando venne eretto il Tempio dedicato alla memoria del figlio Romolo e l’imponente Basilica sulla Velia. L’ultimo monumento realizzato nel Foro fu la Colonna eretta nel 608 d.C. in onore dell’imperatore bizantino Foca. Santa Maria Antiqua, costituisce una testimonianza unica della pittura di Roma altomedievale, gota e bizantina e della cristianizzazione del centro della città antica. Il PALATINO: Possiamo ripercorrere la storia di Roma proprio a partire dalla sua culla, il Palatino, il colle da cui ha avuto inizio tutto secondo la leggenda di Romolo e, come confermano le prove archeologiche, proprio da qui ha iniziato a svilupparsi quel villaggio che sarebbe poi diventato la capitale di un impero mondiale. Sul colle sono conservati i resti degli insediamenti dell’età del Ferro riferibili al più antico nucleo della città di Roma. Il colle fu sede di importanti culti cittadini, tra cui quello della Magna Mater e, fra il II e il I secolo a.C., divenne il quartiere residenziale dell’aristocrazia romana, con eleganti dimore caratterizzate da eccezionali decorazioni pittoriche e pavimentali, come quelle conservate nella Casa dei Grifi. Augusto scelse simbolicamente il colle come luogo della propria abitazione, che era costituita da diversi edifici, tra cui anche la Casa di Livia. Successivamente il colle divenne sede dei palazzi imperiali. Dalle planimetrie complesse, e in parte sovrapposte, si può comprendere come le diverse residenze fossero collegate tra loro anche tramite corridoi sotterranei spesso anch’essi riccamente decorati, di cui il Criptoportico Neroniano rimane uno degli esempi meglio conservati. La presenza dei palazzi imperiali sul colle diede vita a un processo di identificazione tanto che il toponimo Palatium è divenuto nelle lingue moderne sinonimo di edificio residenziale. Nel Rinascimento, il Palatino divenne proprietà di famiglie aristocratiche che vi impiantarono ville, vigne e giardini: ancora oggi si conserva parte dei suggestivi Horti Farnesiani, sulla parte alta del colle, e della Loggia Stati-Mattei con le sue decorazioni pittoriche. La Basilica di SANTA FRANCESCA ROMANA: il soffitto ligneo a cassettoni, scolpito e dipinto, da poco restaurato, è uno dei tesori d’arte della chiesa costruita sopra l’antico tempio di Venere, il più grande dell’antichità, progettato dall’imperatore Adriano, all’interno del Foro Romano. E’ dedicata alla patrona della città, una nobile e pia matrona canonizzata nel 1608. La facciata, di Carlo Lombardi , è tutta di bianco travertino e si alza nella parte mediana, a timpano coronato da statue, con un ordine di due coppie di lesene. Molte opere d’arte adornano la chiesa: sull’altare maggiore vi è una preziosa “Madonna con Bambino” del XII secolo e nell’abside è possibile ammirare un mosaico del 1100 raffigurante la “Vergine in trono con il Bambino”. La più preziosa rimane però l’immagine della “Vergine Glykophilousa”, una preziosissima icona risalente al V o VI secolo. Protette da una grata, due impronte di basalto costituiscono una delle più curiose reliquie che Roma possa vantare: sono, infatti, le impronte delle ginocchia di S.Pietro, impresse quando il santo pregò il Signore di far fallire il volo di Simon Mago, che, difatti, cadde e morì poco distante. Notevoli il gruppo scultoreo della "Confessione", disegnato da Gian Lorenzo Bernini, situato in fondo alla navata, e il dipinto La Natività di Carlo Maratta. Verso le 19:00 partenza per il rientro. Sosta per la cena libera.
QUOTA INDIVIDUALE DI PARTECIPAZIONE: (Min. 40 Pax) € 85,00
LA QUOTA COMPRENDE: Viaggio in pullman gran turismo – Guida per l’intera giornata –– Auricolari per intera giornata - Capogruppo
LA QUOTA NON COMPRENDE: I pasti – Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “La quota comprende”
N.B. La prima domenica del mese l’ingresso ai siti indicati in programma è gratuito
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